Matteo Bassetti segnala un aumento del 70% dei casi di influenza in Australia e prevede una stagione molto impegnativa anche in Italia.
Dopo il West Nile e l’allarme botulino, ora l’attenzione di Matteo Bassetti si sposta sull’influenza stagionale. Il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha diffuso un messaggio video su Facebook lanciando un serio allarme in vista dei mesi più freddi. Guardando all’emisfero australe, dove l’inverno è già passato, arrivano segnali preoccupanti: l’influenza sta colpendo più duramente e con maggiore intensità.

Influenza 2025, la previsione di Matteo Bassetti
“Abbiamo i dati di cosa sta succedendo in Australia per quanto riguarda l’influenza“, afferma Matteo Bassetti, come riportato da Il Tempo, sottolineando l’importanza di monitorare ciò che accade nell’emisfero sud per prevedere l’andamento della prossima stagione in Italia. “Dico questo perché bisogna guardare cosa succede dove hanno già avuto l’inverno e dove si capisce in qualche modo cosa succederà quando arriveranno il nostro autunno e il nostro inverno“, spiega l’esperto.
Secondo quanto riferito, l’Australia ha registrato un incremento del 70% dei casi influenzali rispetto all’anno precedente. E non si tratta di un dato isolato: “E l’anno precedente era già stato molto importante, tanto è vero che noi avevamo chiamato ‘australiana’ l’influenza giunta in Italia“. Questi numeri fanno temere una stagione particolarmente “impegnativa” anche nel nostro Paese, con una possibile impennata di contagi e di casi gravi.
“Vaccinarsi, non solo fragili e anziani”
Per affrontare questa ondata influenzale, aggiunge Leggo.it, l’infettivologo genovese invita alla prevenzione attraverso la vaccinazione. “Quindi prepariamoci a una stagione influenzale impegnativa. Come si può fare? Vaccinarsi“, afferma con decisione.
Matteo Bassetti sottolinea che non dovrebbero essere solo le categorie più fragili a immunizzarsi: “Ma non solo le persone più anziane, quelle più fragili e i bambini, ma anche tutto il resto della popolazione“. Il messaggio è chiaro e diretto: proteggersi è semplice e può fare la differenza. “È una cosa così semplice quella di proteggersi vaccinandosi contro l’influenza che non comprendo perché la gente non lo faccia“, conclude.